Secondo notizie raccolte direttamente sul luogo oppure da altri siti internet dedicati a Nespolo, le più antiche
notizie riguardanti questo paese risalgono al 1024 quando l'abate di Farfa, Ugo I, avrebbe dato in locazione
a terza generazione a Crescenzio di Rattone alcuni beni posseduti in"aquam nespuli". Sempre in questo
luogo tra il XV ed il XVI secolo si sarebbe riunita la popolazione di tre borghi limitrofi, e cioè Castello, S.
Bernardo e Serrone, a scopo difensivo (di fatto la data più antica attestata a Nespolo è fornita da tegole
datate al 1616). A questo proposito per indicare il nuovo paese sarebbe stato coniato il nome Nespolo ,
secondo alcuni derivazione dal greco nea polis. In realtà cntro questa etimologia osta la presenza di una
sibilante eufonica utilizzata per legare l'attributo al sostantivo nonché il cambiamento della vocale i in suono
scuro una volta caduta la sibilante finale. E' sicuramente più probabile che al momento del nuovo
insediamento esistesse già una struttura conventuale nella quale si venerava forse S. Sebastiano (santo
protettore contro la peste e le epidemie) situata nel luogo dove oggi sorge la chiesa e di cui fino a qualche
tempo fa erano ancora visibili alcune strutture murarie (parte di questo complesso venne inglobato
nell'attuale canonica). Una conferma a questa ipotesi può essere data dalla constatazione che il luogo in cui
sorgeva l'antica chiesa parrocchiale di Nespolo non corrisponde a quello attuale ma era situato al centro di
uno dei due colli compresi, già anticamente, nella topografia di fondazione.
La chiesa annessa al complesso conventuale di cui si è parlato, stando all'epigrafe di fondazione incisa
sull'architrave della porta del campanile, sarebbe stata edificate nel 1357 e restaurata nel 1521; è qui che,
probabilmente, avrebbe predicato Padre Leonardo da Porto Maurizio (1750).
Un'altra testimonianza vorrebbe far derivare il nome di Nespolo dal termine inest polo, denominazione usata
sulle carte vaticane per indicare le postazioni lungo il confine; ed in effetti il confine tra lo Stato pontificio ed
il Regno borbonico passava poco distante dal luogo in cui sorse Nespolo, in località "Fonte della Seleva".
Un'altra testimonianza raccolta sul luogo farebbe invece risalire la nascita di Nespolo a dei briganti e a dei
mercenari sbandati che si sarebbero riuniti per evitare azioni di polizia o improbabili rappresaglie da parti
degli abitanti dei luoghi circostanti.
Fino al 19 dicembre del 1817 Nespolo fece parte della baronia di Collalto quando venne affrancato dal
principe Francesco Barberini che rinunciò ai propri diritti su questa baronia; nel 1853 sembra essere
attestata una bottega di merci, un'altra di pellame e quella di un setacciaro fra le attività commerciali ed
imprenditoriali più significative del paese.
Tra il 1861 ed il 1870 Nespolo fu coinvolto soltanto marginalmente dagli episodi di brigantaggio che
interessarono in particolare la zona di Collato e del carseolano.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 il paese vide lo svolgersi occasionale di azioni partigiane mentre
alcuni abitanti vennero imprigionati e morirono nell'eccidio delle fosse ardeatine.